Io e la mia 500

...e il mondo di Nonno Pas

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7^ tappa 4 giugno 2011 Spoleto - Roma

 

SABATO  4 GIUGNO

 

Suona la sveglia... forza, pelandroni, sto rischiando la multa, qui fuori sono rimasta solo io... vi ricordate? Qui i vigili passano presto, non ho nessuna voglia di fidanzarmi con un carro attrezzi qualunque... Meno male, eccoli, sono pronti per l'ultima tappa! Prima, però, voglio fare un bel giro turistico qui a Spoleto, ci sono molte cose da vedere, anzi, mi piacerebbe osservarla un pò da fuori...

 

Desiderio soddisfatto, Anna mi dirige verso la Chiesa di San Pietro, sotto la collina di Monteluco; da qui lo sguardo spazia su tutta la città, si può ammirare la Rocca Albornoziana, il Ponte delle Torri , il Duomo, cosa volete di più? Arte, storia e natura ancora una volta esaltano la terra umbra, soddisfatti per tanta bellezza lasciamo alle spalle Spoleto e iniziamo il percorso di avvicinamento a Roma.

  

 

Anche oggi avrò certamente da scalare belle salite, i piloti stanno confabulando tra loro, come al solito l'intento è quello di verificare tutte le mie qualità... la strada per un buon tratto è pianeggiante, c'è qualche variante di percorso, una nuova galleria ha sostituito qualche tornante, poi, finalmente, ci siamo: si inizia a salire per giungere a Monteleone di Spoleto, da lì lasceremo l'Umbria per rientrare nel Lazio!

Si sale, con pendenza regolare ma impegnativa, sorpassiamo gruppi di ciclisti che avanzano lentamente, è una dura prova, li salutiamo con ammirazione, rendendoci conto dello sforzo che stanno sostenendo... la salita è di circa 14 chilometri, Anna continua a sollecitare il mio motore mantenendo un'andatura allegra, non ho problemi...

 

 

Lo sguardo dei piloti corre continuamente dalla strada al panorama che ci circonda, muraglioni di verde intenso coprono le montagne (non più dolci colline, ma veri monti...), un'esplosione di.. ginestre in fiore sovrappone il giallo al verde, la vallata è lì in fondo... ma quanto siamo alti?

Pas controlla l'altimetro, più o meno siamo saliti a 1.000 metri, l'aria è frizzante ed il sole ci bacia... stupendo!!

 

 

 

Dolcemente iniziamo a scendere, a Monteleone , tra poco ci sarà un bivio... deviamo per Cascia? Sguardo d'intesa... via, si va a sinistra, è la giusta occasione per visitare il Santuario di Santa Rita!

 

Alle porte di Cascia tappeti di prati in fiore disegnano il profilo delle colline, si ripete il rito del ... caffè... che gusto! poi ecco, dopo un tornante, il paese è sotto di noi!

 

Per salire al Santuario non occorre la macchina, vi aspetto qui nel piazzale, visitate tutto con calma.... qui sulla sinistra c'è la stupenda Chiesa di San Francesco, con affreschi del "Duecento"  in buono stato di conservazione, l'atmosfera mistica coinvolge anche Anna e Pas, poi si entra nel Santuario, preghiera e raccoglimento!

 

 

La visita a Cascia è terminata, si torna sul percorso originario, direzione Leonessa, verso il Terminillo! Da lontano si vedono ancora macchie di neve sui punti più alti del gruppo, ultimi segni della stagione invernale, il cielo inizia a scurirsi, non vorrà mica piovere?

L'aria sembra proprio quella, che si fa? Beh, in fondo è l'ora di pranzo, approfittiamo dell'ospitalità locale?

La Trattoria di Felicetta sembra fatta apposta per noi, atmosfera familiare ed odore di cucina sana e genuina, Pas e Anna non si fanno pregare... fettuccine ai funghi, bistecca e patate arrosto, una famigliola intera al lavoro, grande armonia e gran gusto!

 

Siamo quasi decisi ad uscire, ma fuori diluvia... grandine e fulmini ci convincono a soprassedere... Anna, ti ricordi la mia “calotta” delicata?

 

 

Aspettiamo che passi il peggio, poi piano piano, (alla guida, Pas) ci incamminiamo sulla strada del Terminillo, 16 chilometri da affrontare tutti d'un fiato, dai!!

La pioggia lascia spazio a piccoli banchi di vapore e nebbia che si incuneano tra la strada e la montagna ai nostri fianchi, un gruppo di mucche che ha lasciato il prato ci dà il benvenuto... noi saliamo, saliamo, incontriamo qualche sparuto gruppo di avventurieri che come noi non si è lasciato spaventare dal temporale più che estivo!

 

Più saliamo, più il cielo si allarga, un'alternanza di colori dipinge i prati, più saliamo, più ci rendiamo conto della bellezza della cosiddetta montagna di Roma: affrontarla da questo versante ci consente di apprezzarne la maestosità, l'imponenza e l'asprezza delle cime più alte, con sorpresa ci accorgiamo che il Passo è a circa 2.000 metri di altezza!( il passo detto Sella di Leonessa è a quota 1.900, s.l.m. in prossimità della vetta del monte Terminillo, ndr) 

 

Pas rimane a bocca aperta alla vista di tanta bellezza!! Siamo sul versante che guarda Rieti, ecco il Rifugio Sebastiani, ecco gli impianti di risalita, inizia la lunga discesa che ci porterà a Romaaaa.... prima una piccola sosta sui piazzali intermedi, poi... dai che si va, guida Anna!!!

 

 

A Vazia nuova tempesta di grandine... ma la mia calotta resiste, entriamo a Rieti, sapete che io sono stata acquistata proprio qui, 30 anni fa? Sento l'aria di casa, faccio io da Cicerone, lungo le mura di cinta, la Stazione ferroviaria, Viale Maraini, Viale della Gioventù ... (Anna si agita, sente odore di ... lavoro...), Porta Romana, un'ultima foto dai bordi del fiume Velino, ed ecco la Salaria, S.S.4, ci porterà direttamente alla mèta!

 

 

Ultime piccole asperità, le salite di Osteria Nuova e di Ornaro, poi sarà un percorso tutto in discesa, i miei pistoni inizieranno a respirare... ultimo rifornimento di Gpl, controllo dei tempi... andiamo, Roma ci aspetta!

 

Dopo Passo Corese la Salaria si restringe, noi continuiamo a percorrerla, attraversiamo Monte Rotondo Scalo ed eccoci qui alle porte di Roma, Settebagni, Fidene e... l'ingresso in città!

 

Abbiamo rispettato i tempi, siamo anzi terribilmente puntuali: a Piazza Mincio ore 18,30, la splendida Piazza del quartiere Coppedè ci accoglie insieme a gruppetti di turisti incuriositi ed attratti dall'insolita vista di una superba, magnifica, fantastica, FIAT 127 NP GIANNINI!!!

 

 

 

Mi approprio degli ultimi complimenti, ormai sono abituata... no, non mi monterò la testa, state tranquilli, anzi, non vedo l'ora di raggiungere la mia amica, la Piccola 500 che mi sta aspettando nel garage di Pas!

Devo raccontarle tutto ciò che ho visto, le emozioni che ho provato, le strade che ho percorso ... a proposito... quasi 2.000 chilometri... 

 

Mi avvicino a casa, questa avventura sta per finire, ma sono certa che per me e la piccola ve ne saranno altre... con quei due vagabondi come dubitarne?

 

Grazie Pas e Anna, cercheremo di accompagnarvi ancora a lungo nei vostri viaggi, e grazie a chi ci ha seguito ed incoraggiato sulle strade d'Italia .... sulle strade delle Mille Miglia ... 

                           

Ciao, a presto dalla vostra Giannina!

 

 

 

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